sabato 29 agosto 2015

22 Agosto - i faraglioni e le maree di Hopewell Cape

Salutiamo la PEI con un giro nella zona di Anna dai capelli rossi e oltrepassiamo nuovamente il Confederetion bridge, questa volta avvolto da una suggestiva nebbiolina quasi autunnale trovandoci nuovamente sul continente. L'obiettivo della giornata è camminare in mezzo ai faraglioni prima che si innalzi la marea, nonostante ci avessero detto che non saremo mai riusciti ad arrivare in tempo. Dopo una corsa mozzafiato in mezzo ai boschi, con Annasofia sul marsupio saltellante e ridente arriviamo a destinazione quando la marea inizia ad alzarsi lentamente. Ci aspettiamo di essere cacciati dai Ranger prima delle 4, ma tra una selfie familiare e una chiaccherata con una coppia del luogo passa almeno mezz'ora, durante la quale l'acqua arriva a malapena alle nostre caviglie, peccato che nell'opuscolo l'acqua sarebbe dovuta arrivare al nostro collo entro 27 minuti!
In serata arriviamo a Saint John per dormire la nostra ultima notte Canadese.

21 Agosto - 100% PEI

Dedichiamo la giornata alla parte est dell'isola e partiamo la mattina sperando di arrivare a destinazione entro mezzogiorno...peccato che proprio oggi una "meravigliosa" parata abbia bloccato tutte le vie di uscita dal centro di Charlottetown,  dove abbiamo l'albergo, e a mezzogiorno stiamo ancora tentando l'uscita dalla città. Riusciamo solo con un po' di ritardo ad arrivare a Panmure Island, una lingua di terra con spiaggia rosa da una parte e bianca dall'altra e un immancabile faro. Ci rilassiamo con un ottimo pranzetto in un chioschetto sulla spiagga e ci crogioliamo al sole per qualche oretta..più o meno viso che Annasofia ha deciso di mangiare tutta la sabbia possibile e immaginabile. Al rientro facciamo la strada costiera alla ricerca di una spiaggetta dove fare un aperitivo a base di birra, patatine e yogurt al mango per la piccola. Ceniamo al porto con una tipica e deliziosa aragosta gigante accompagnata da burro fuso e chardonnay cileno.

martedì 25 agosto 2015

19/20 Agosto - la "Drive-through Country" e i suoi ponti

Impieghiamo più di un'ora per uscire da Quebec a causa dei lavori stradali (visto il bel tempo stanno prendendo l'occasione per rifare tutte le strade del Canada) e di Gennarino che oggi non ne fa una giusta.
Il panorama è abbastanza uguale a se stesso per le 5 ore che seguono: foreste, laghi e autostrada. L'unica variante della prima giornata è costituita da una Pizza Hut consumata frugalmente in macchina, alle 9 di sera, mentre ammiriamo il ponte coperto più lungo del mondo e Annasofia dorme beatamente.
La seconda giornata è decisamente più brillante: infatti le ulteriori 5 ore di paesaggio monotono che ci separano dalla Prince Edward Island (PEI) sono intervallate dalla visita della ricostruzione di un villaggio dei coloni del 1860.
Scortati da tanto di carretto trainato da cavalli, ci inoltriamo nella realtà dell'epoca grazie ad attori in costume meravigliati dal fatto che siamo arrivati dall'Italia volando.
Visitando le varie case e parlando con gli abitanti intenti nelle loro attività quotidiane, scopriamo che anche il passeggino di Annasofia è decisamente innovativo, almeno a detta del fabbro che sta costruendo delle pinze per cavare i denti.
Terminata questa visita, ci lanciamo a palla di fucile verso il Confederation Bridge, il ponte più lungo del mondo che collega il "Drive-through" New Brunswick alla PEI, consentendoci di raggiungere finalmente la nostra meta.

18 Agosto - Quebec des meravilles

In mattinata lasciamo Montreal giusto in tempo per arrivare a Quebec, mollare i bagagli in hotel e arrivare in tempo per l'ultima visita guidata alla Cittadella, una fortezza militare costruita dagli Inglesi a metà del 1700 e tuttora in uso.
La nostra guida è una ragazza giovane e molto brava: ci racconta, ad esempio,  che la cittadella è stata costruita per difendersi dagli americani ma, sfortunatamente, nessun cannone ha mai avuto la necessità di sparare se non per segnare il mezzogiorno. Ci racconta anche la storia della mascotte del 22 battaglione, la truppa che abita la caserma, motivo di orgoglio nazionale. Si tratta di una capra donata dalla Regina Elisabetta negli anni '60 che viene vestita in alta uniforme e simboleggia il coraggio e la perseveranza dell'esercito.  Terminiamo la visita godenci la vista della città dall'alto e ci inoltriamo nelle viette alla scoperta della zona storica. Con le sue case di mattoni rossi, le vie pedonali acciotolate e l'imponente castello che domina il fiume San Lorenzo "la dove si stringe" (significato del nome Quebec nella lingua dei nativi), questa città è proprio il gioiello del Canada.

17 Agosto - Montreal e quello che non ti aspetti

Secondo alcune classifiche Montreal è una delle città con la più alta qualità della vita, ma il nostro primo impatto con la città non è esattamente quello che ci si aspetta.
La città appare piuttosto sporca e non ci sentiamo totalmente al sicuro: ad ogni angolo ci sono persone moleste che non sempre si trovano in strada semplicemente per chiedere l'elemosina, come il tizio che intravediamo nell'atto di rovistare tra le carte di credito di un portafoglio femminile.
Cerchiamo comunque di goderci quello che di meglio ha da offrire questa città e ci incamminiamo verso il quartiere storico. Ci ritroviamo così in un dedalo di ciuzze caratteristiche e visitiamo la Cattedrale, splendida costruzione il cui interno è totalmente di legno e oro e con uno stile completamente diverso rispetto a ciò cui siamo abituati. Facciamo due passi verso il porto ma la piccola Annasofia si sta sciogliendo dal caldo, per cui decidiamo di seguire i consigli per i piccoli proposti dalla guida.
Ci ritroviamo sull'isola di Notre Dame a fare ol bagnetto dentro un lago artificiale circondati dal circuito cittadino di Formula 1! Bella esperienza per 20 dollari di ingresso e 6 di parcheggio,  ma Annasofia è così contenta che ne è valsa la pena.

P.S.: a proposito di qualità della vita, la sera ci cacciano dal dehors di un altro risto-pub perché i bambini non sono ammessi

16 Agosto - 1000 isole e 1 famiglia

Il concetto di "crowded" canadese è del tutto singolare, infatti, su consiglio della receptionist, ci presentiamo molto presto alla biglietteria del porto temendo il tutto esaurito e ci ritroviamo in una piazza quasi deserta.
Ci imbarchiamo sulla nave che ci porta a fare un giro nell'arcipelago situato tra Canada e Stati Uniti denominato "1000 Islands" a causa delle molte isole che lo compongono.
Il paesaggio è spettacolare e notiamo una grande differenza tra lato Canadese e Statunitense, quest'ultimo molto costruito ed appariscente.
Il pezzo forte del giro è l'isola che ospita il Boldt Castle, fatto costruire dal proprietario del Walford Astoria di New York per la propria moglie e mai abitato. Annasofia è entusiasta e vorrebbe lanciarsi in acqua: per fortuna il vento e il sole fanno in modo di addormentarla e riusciamo ad evitare un bagno imprevisto.
Pranziamo in un delizioso ristorante vicino al porto e partiamo alla volta di Montreal.

15 Agosto - Canadian winery & Sandy Beach

Partiamo per la Prince Edward County, scoprendo con piacere dalla guida che si tratta di una zona ricca di cantine.
Il paesaggio è molto bucolico e rilassante, soprattutto perché stiamo viaggiando sulle note di Simon & Garfunkel.
All'ora di pranzo scegliamo una cantina dove degustiamo un ottimo vino e un salmone degno di un grande chef. Proseguiamo per la via del gusto fino ad arrivare al Sandy Beach Park, posto su una penisola sabbiosa che taglia il lago Ontario. Parcheggiamo la nostra macchina stipata come al solito, con l'aggiunta di un nuovo pezzo speciale: il nostro gonfiabile "Papero Peró", in inglese "But the Duck".
Visto l'eccezionale caldo la spiaggia é gremita di persone, ma mai come potrebbe essere una qualsiasi spiaggia italiana a Ferragosto!
Annasofia é la bambina più felice del mondo in quanto può entrate nel suo elemento naturale: l'acqua. Dopo la sua merenda a base di sabbia e yogurt ci dirigiamo verso Gananoque per la serata, dove, sulla base di una regola tutta canadese, in un risto pub ci mandano via perché Annasofia ha meno di 16 anni.